BELLEZZE VENETE IN MOSTRA

prato della valle

“Colore, trasformazione, immagine” è una tripla personale, visitabile alla galleria Città di Padova, in via San Francesco, fino a sabato 12 marzo. Espongono Valentino Brugnotto, Luca Pegoraro e Alberto Zampieri. Brugnotto è un pittore figurativo che rappresenta la città del Santo, Luca Pegoraro è un disegnatore che stampa su diversi supporti le sue creazioni e Alberto Zampieri è un fotografo che immortala i musicisti nel momento dell’esibizione. Brugnotto è cantore di una Padova che, con un tratto semi-scenografico, fa rivivere dei colori dell’anima mettendosi in ascolto delle persone, girando per le strade e su per i ponti come un antropologo e uno scrutatore di piccoli dettagli: osserva d’inverno e d’estate, seduto al bar o mentre pedala in bicicletta, la gente attraversare la strada, parlare, scherzare, e ritrae questo nostro piccolo mondo veneto. La Padova di Tino è una città di una fissità immaginifica e magnetica, gioca con i colori di una abile tavolozza, mai tumultuosa, capace di descrivere in maniera minuta il dettaglio, ma anche di fare sorridere.

pedrocchi (1)

Alberto Zampieri, nella sua vocazione a carpire l’attimo, cerca lo sguardo o il corpo del musicista, ritrae lo strumento musicale con una certa minuzia. Lo strumento è infatti il corpo stesso della musica, veicolo di trasmissione della nota. L’esperienza del fotografo è di lunga data, quindi non si ferma alla musica, ma in questa sua esposizione ha scelto deliberatamente di portare lavori incentrati soprattutto sul blues e sul jazz. Ed è notevole la capacità di gettarsi a capofitto in un mondo, quello dei musicisti, e di raccontarli nel momento più vivo della loro performance. C’è del realismo davvero interessante in queste immagini quando vediamo un batterista, oppure un chitarrista che, nello sforzo di una esecuzione, sta sudando e, in quel sudore, emerge tutto l’amore per la vita dell’artista. Infine Luca Pegoraro, stampa le sue opere su diversi supporti, in particolare magliette, oltre che plexiglas e foulards. Presenta in questa mostra, ad esempio, “La ballerina”, espressione di amore per l’armonia, “L’Otto-volante”, nato anche dalla reinterpretazione di una giostra, lavoro che reca sempre il segno della passione per la libertà. Si definisce “testardo, sognatore, concreto”, perché parte dal sogno per realizzare qualcosa di vero. Dipinge su magliette perché ama indossare i propri disegni: in lui sussiste una stretta relazione tra arte e vita e ha un ottimo rapporto con il proprio corpo. Come nella body art, i suoi disegni si animano e si attaccano alla nostra pelle.

MC