VENEZIA: BIENNALE COLLEGE PORTA LA DANZA NELLA CITTA’, OLTRE 7.000 LE PRESENZE

VENEZIA: BIENNALE COLLEGE PORTA LA DANZA NELLA CITTA’, OLTRE 7.000 LE PRESENZE

Si è conclusa la terza edizione di Biennale College – Danza diretta da Virgilio Sieni e organizzata dalla Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta.

Sono state 3.619 le presenze nelle sale (al 93% della loro capienza), cui si aggiunge il pubblico – circa 3.500 persone – che ha spontaneamente affollato le performance nei campi e campielli di Venezia da giovedì 25 a domenica 28 giugno.    

Protagonisti di questa edizione sono stati 105 giovani danzatori, la maggior parte non ancora trentenni,  provenienti da tutto il mondo (Italia, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Argentina, Colombia, Giappone, Francia, Germania, Svezia, Belgio, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna, Svizzera): hanno seguito due settimane di workshop a Venezia guidati da nomi importanti della coreografia d’oggi per poi presentare sul palcoscenico della città il risultato con inediti brani coreografici.

“Sieni e Baratta – ha scritto El País  – usano i teatri convenzionali, ma hanno anche fatto uscire la danza nelle piazze e nei luoghi emblematici della città, spingendo questa esperienza a convivere attivamente con il chiasso e la confusione del turismo e dei passanti. La gente ha risposto in massa …” – e aggiunge, a proposito dei danzatori di Biennale College: “Non è difficile augurarsi che tra questi nuovi artisti volontari potrebbero esserci i creatori del futuro”.

Claudia Castellucci, Cesc Gelabert, Salva Sanchis, Radhouane El Meddeb sono stati i maestri delle performance che si sono svolte nei campi di Sant’Angelo, San Trovaso, San Maurizio, Sant’Agnese; a questi si aggiunge l’assolo ideato e interpretato da Anna Ajmone allo Squero di San Trovaso.

Laurent Chétouane, Xavier Le Roy, il Collettivo Cinetico di Francesca Pennini, Alessandro Sciarroni, Yasmine Hugonnet, Olivia Grandville, Emanuel Gat sono stati maestri e autori degli spettacoli prresentati nei teatri e nei palazzi di Venezia.

Sharon Fridman, Michele Di Stefano, Marina Giovannini hanno ideato le coreografie per i più giovani interpreti – dai 10 ai 15 anni – nella sezione intitolata Vita Nova.

Anne Teresa De Keersmaeker, premiata con il Leone d’oro alla carriera, ha presentato uno spettacolo storico, ancora oggi caposaldo della danza contemporanea: Fase, Four Movements to the music of Steve Reich.

Il direttore Virgilio Sieni ha riallestito negli spazi della Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian i sette quadri coreografici del Vangelo secondo Matteo nati con gli interpreti del territorio del Veneto; ma una sintesi filmata dell’intero ciclo rimarrà visibile al pubblico al Laboratorio delle Arti di Ca’ Giustinian, sede della Biennale, fino al 18 luglio: si stratta della videoinstallazione, arricchita dai disegni e gli schizzi preparatori di Sieni stesso, realizzata grazie alla collaborazione con l’ASAC – Archivio Storico della Biennale.

I quotidiani locali e nazionali, molte testate straniere (El País, Le Figaro, L’Humanité, Kronen Zeitung, The Guardian, Kleine Zeitung), riviste  specialistiche e Radio Rai (con un collegamento quotidiano su Radio Tre Suite) hanno testimoniato questa edizione di Biennale College. Che continuerà sul Quarto Palcoscenico, lo spazio web dello spettacolo dal vivo sul sito della Biennale (www.labiennale.org/it/mediacenter/quarto_palcoscenico/), dove dalla prossima settimana si potranno rivedere alcuni degli spettacoli presentati  e i momenti salienti della manifestazione.