“L’ULTIMO SONDERKOMMANDO ITALIANO”

Dachau“Nel suo testamento Priebke dice che nei lager nazisti non c’erano le camere a gas. Io li ho visti quei morti soffocati. Una mattina mi hanno fatto entrare nella camera a gas di Dachau assieme a un altro internato francese. Ho staccato a fatica 60 ebrei che avevano gasato nella notte. Quei poveretti, prima di morire, si erano abbracciati. Una scena straziante…”

Questo il commento di Enrico Vanzini allo strascico di polemiche legate alla morte dell’ex ufficiale nazista Erich Priebke, già condannato all’ergastolo per la strage delle Fosse Ardeatine. Vanzini, 90 anni, è il protagonista del film-documentario “DACHAU baracca 8, numero 123343“, realizzato dal giornalista padovano Roberto Brumat e andato in onda lo scorso anno sulle reti Rai.

Dal film è stato ora tratto un libro, “L’ultimo Sonderkommando italiano”, curato sempre da Roberto Brumat ed edito da Rizzoli, nel quale Enrico Vanzini racconta la sua storia, fatta di fame, percosse e patimenti, che lo portò – tradito da una ragazza milanese dopo una prima fuga da un campo di lavoro in Germania – nel lager di Dachau, dove rimase per sette mesi fino all’arrivo delle truppe alleate. Qui fu obbligato a diventare un Sonderkommando, un membro delle squadre di internati costrette a portare i cadaveri dei propri compagni dalle camere a gas ai forni crematori.

Il libro è disponibile in libreria al prezzo di 16 Euro e come e-book a 9,99 Euro.