UE: AL VIA NUOVE NORME SUI MUTUI PER LIMITARE I RISCHI DI CHI ACQUISTA CASA

Nuove misure, già concordate con gli Stati membri dell’UE, per garantire una corretta applicazione delle norme UE che prevedono che gli acquirenti d’immobili siano pienamente informati sui costi reali dell’assunzione di un mutuo e adeguatamente protetti contro i rischi più elevati, sono state approvate dal Parlamento europeo.

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In base alle nuove norme approvate provvisoriamente dal Parlamento martedì, gli acquirenti d’immobili saranno informati meglio sui costi e sui rischi legati all’assunzione del mutuo, parzialmente difesi dalle oscillazioni di mercato che gonfiano le rate, ma anche meglio protetti in caso di mancato rimborso del prestito. Prima di finalizzare dette norme, i deputati desiderano perfezionarle per garantire che siano correttamente recepite in tutta l’UE.

 “Per molte famiglie, un mutuo è un impegno finanziario a lungo termine e oneroso. Abbiamo quindi bisogno di queste regole in tutta l’UE per avanzare verso un mercato stabile, integrato e soprattutto sostenibile, con un livello adeguato di tutela dei consumatori, una corretta informazione e rapporti equilibrati tra istituti di credito e debitori”, ha affermato il relatore spagnolo Antolin Sanchez Presedo.

Informazioni precontrattuali

Chiunque contragga un mutuo nell’UE dovrebbe ricevere informazioni comparabili sui prodotti disponibili che comprendono il costo totale e le conseguenze finanziarie nel lungo periodo previste dal prestito. Le condizioni di credito offerte ai mutuatari dovrebbero corrispondere alla loro situazione finanziaria attuale e tener conto delle loro prospettive e delle possibili regressioni.

Inoltre, gli acquirenti dovrebbero poter usufruire di un periodo di riflessione obbligatorio di 7 giorni prima della sottoscrizione del prestito, oppure di 7 giorni per esercitare il diritto di recesso dopo la conclusione del contratto.

Durante il periodo contrattuale

I deputati hanno inserito norme più flessibili – tra le quali il diritto del mutuatario di rimborsare il prestito iniziale – soggette a possibili modalità che saranno decise dagli Stati membri, nonché il diritto del creditore a un equo indennizzo per il rimborso anticipato. Tuttavia, sarà vietato chiedere ai mutuatari di pagare penali per il rimborso anticipato.

Sulla base delle nuove norme, per i prestiti erogati in valuta estera il mutuatario deve essere informato prima della firma del contratto che l’importo delle rate da corrispondere potrebbero aumentare. In alternativa, al mutuatario potrebbe essere consentito di cambiare la valuta, a determinate condizioni e al tasso di cambio indicato nel contratto di prestito.

Protezione contro l’inadempienza

I deputati hanno aggiunto una nuova norma che prevede che la restituzione delle garanzie, come la proprietà stessa, sarà sufficiente a rimborsare il prestito, a condizione che il creditore e il debitore lo abbiano esplicitamente accettato nel contratto di prestito.

Per i deputati, qualora un beneficiario non rimborsi il prestito, la legislazione dovrebbe includere requisiti per la vendita della proprietà volte a ottenere “il miglior prezzo possibile”, per agevolare il rimborso del debito residuo, in modo da proteggere i consumatori e prevenire il loro indebitamento eccessivo per lunghi periodi.

 I deputati hanno approvato l’accordo raggiunto con gli Stati membri e si dichiarano soddisfatti del fatto che l’Autorità bancaria europea sarà ora in grado di indagare sulla presunta violazione delle norme o la loro mancata attuazione e di chiedere alle autorità competenti nazionali qualsiasi informazione ritenuta necessaria per procedere alle verifiche.

La legislazione riguarderà ipoteche su immobili residenziali, immobili residenziali che includono uno spazio ufficio e i terreni edificabili.