BERTIN VS SARTORI ALLE TERME

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Due stili a confronto nella mostra di Licia Bertin e di Gilberto Sartori alla galleria Al Montirone al Museo Internazionale del Vetro e delle Terme fino al 12 maggio. Una coppia di artisti ben assortita ed apprezzata nel panorama veneto, entrambi figurativi, si distinguono per stile e significato che danno all’arte. Possiamo parlare di una vera rinascita della figurazione, come emerge in questa doppia personale, che pone bene in luce le qualità dei due pittori caratterizzati da uno slancio vitale che cattura l’emozione dello spettatore. Licia Bertin è una donna forte come traspare dal linguaggio delle sue opere di accento surreale. Nelle sue tele l’inconscio ci apre alla possibilità di un viaggio nel tempo e nel colore; nei suoi paesaggi osserviamo ingigantirsi, quasi per magia, l’occhio umano e affinarsi le percezioni, perdersi la dimensione spazio-temporale, tanto che il fruitore dell’opera acquisisce quasi un “sesto senso” che lo immerge d’un tratto in un universo immaginario. Il mondo di Licia è fatato, costruito su luci e contrasti, sul dilemma illusione-verità. E dunque, sul richiamo oriente-occidente, una delle esperienze-limite individuate da Michel Foucault, insieme alla sessualità, alla morte, alla follia e al sogno. La pittrice evoca paesi distanti, superstiti di un’Europa ormai in declino, per sopravvivere, coltivando “Il giuoco delle perle di vetro”.

barche in piazza Sartori

Di diversa caratura è la poetica di Gilberto Sartori. Nelle suoi quadri la figurazione perviene all’incanto, all’elogio di un piccolo mondo antico e dei suoi valori perduti di onestà e di purezza. Egli si richiama alla vita contadina d’un tempo nella sua semplicità ed integrità morale, come emerge nella raffigurazione minuziosa dei casoni delle nostre campagne, avvolti nella nebbia e nel mistero a memento che c’era un’epoca in cui si viveva con poco ma si era ben più felici, nonostante la penuria. La grande abilità tecnica del pittore padovano emerge nell’uso del colore, nella sua raffinatezza e grande gestualità, che diviene narrazione ipertestuale grazie all’impiego di colle, pigmenti ed indorature. Un mix che rende le opere di Sartori uniche nel loro genere: il pittore, umile e paziente, procede in una ricerca incessante di cui non è mai del tutto soddisfatto. Di particolare pregio i paesaggi ambientati in centro Italia, caratterizzati da colori vivaci, omaggio alla madre, dove il sentimento spinge ancor più in là. La galleria Al Montirone ad Abano Terme in via Pietro D’Abano 20 è aperta da martedì a venerdì, dalle 15.30 alle 18; sabato e domenica, dalle 15.30 alle 18.30.
MC