KINOCCHIO, CORTOMETRAGGI IN CONCORSO AL “FRONTE DEL PORTO” DI PADOVA

kinocchioParlano di incontri, di confronto tra differenze e culture, di “prove di dialogo” e di integrazione, gli otto cortometraggi scritti, montati e girati in dieci giorni dai giovani filmakers che lo scorso settembre a Padova hanno partecipato aL’integrazione non fa notizia”, workshop di cinematografia curato da Kinocchio-Il cinema in movimento, promosso dall’associazione Art Rock Café e realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando “Culturalmente”; tutti i lavori saranno presentati al pubblico mercoledì 23 ottobre alle ore 21 presso la sala Fronte del Porto di Padova (via santa Maria Assunta, 20), in una serata a ingresso libero.

I corti – che vanno dal documentario sonoro alla fiction, dal corto sperimentale fino alla commedia surreale… – hanno visto il supporto di docenti del calibro di Giovanni Cattabriga (in arte Wu Ming 2), scrittore e sceneggiatore, Pietro Marcello, regista e Giorgio Diritti, regista, sceneggiatore e montatore.

Cardine dei lavori, dunque, i temi dell’integrazione e dell’inclusione sociale nei loro molteplici aspetti, come chiedeva l’edizione 2013 del bando “Culturalmente”. Al centro non solo il tema della multiculturalità ma anche quelli dell’omosessualità, della disabilità, della reclusione: tutti esempi di “diversità” affrontati con il linguaggio cinematografico, strumento di indagine e di comunicazione sociale. Gli artisti sono stati chiamati a raccontare una quotidianità che “non fa notizia”, e che solo occhi attenti e allenati nell’osservazione sono in grado di percepire.

Storie diverse raccontate dagli otto corti: l’incontro notturno di una disabile in carrozzina con un ciclista (“Chi non dorme” di Carmen
Riccato e Antonio Pierobon), un meccanico di biciclette che insegna il dialetto veneto al giovane “apprendista” africano (“Vivo e veneto” di Francesco Bovo e Alessandro Pittoni con la partecipazione di Valerio Mazzuccato), le voci dei detenuti del carcere Due Palazzi che narrano l’uscita dopo la detenzione (“Fuori” di Angelo Ferrarini).

E ancora, l’incontro tra uno studente ribelle e un bidello africano (“Grida quando stai bruciando” di Pai Dusi) e quello tra un ragazzogruppo con Pietro Marcello
omosessuale e una fotografa (“Lubh” di Francesca Guerrera e Francesca Carion), il senso di appartenenza all’Italia dei migranti africani (“Italnabè” di Irene Sollazzo e Francesca Bono), il rapporto conflittuale tra una ragazza russa e la madre adottiva italiana (“Madri e figlie” di Giovanni D’Amaro), e la riflessione sulle differenze tra il bianco e il nero degli scacchi, paragonati ai diversi colori della pelle (“Quattro re” di Suzanne Van der Borg).

Alla proiezione saranno presenti i 15 giovani autori (ben 9 gli under 35) provenienti da tutta Italia (oltre al Veneto, Piemonte, Liguria, Lombardia e Campania), i docenti, i collaboratori e i tutor del progetto, infine i partner che hanno reso possibile l’iniziativa.

A conclusione della serata saranno premiati i vincitori dell’edizione 2013 del workshop che vede anche la collaborazione di Progetto Giovani – Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Padova, il patrocinio del Comune di Padova – Assessorato alla Cultura, del Comune di Abano Terme e il contributo del Quartiere 4 Sud Est.