RACKET CIBO FA LIEVITARE PREZZI DA CAMPO A TAVOLA (+294%)

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Tutti i passaggi utili alla creazione del valore vengono intercettati e colonizzati dalla criminalità,dall’’intermediazione dei prodotti, al trasporto e lo stoccaggio fino all’acquisto e all’investimento nei centri commerciali.

E’ quanto emerge dal Rapporto “Agromafie” sui crimini agroalimentari in Italia elaborato da Coldiretti/Eurispes e presentato all’ultimo Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Cernobbio dal quale si evidenziano i pericolosi effetti sulle tasche degli italiani e sul reddito delle imprese agricole, con rincari anomali dei prezzi e aumento dei costi.

Le organizzazioni criminali, infatti, impongono, con maggior vigore in determinate zone territoriali, i prezzi d’acquisto agli agricoltori, controllano la manovalanza degli immigrati con il caporalato, decidono i costi logistici e di transazione economica, utilizzano proprie ditte di trasporto (sulle quali spesso vengono anche occultate droga e armi), possiedono società di facchinaggio per il carico e lo scarico delle merci.

Inoltre, negli ultimi anni, si può dire che esse arrivano fino alla tavola degli italiani, grazie all’ingresso diretto nella Grande distribuzione organizzata (Gdo) con supermercati ed insegne proprie. Naturalmente – spiegano Coldiretti/Eurispes – questa presenza si ripercuote sul mercato, distruggendo la concorrenza e instaurando situazioni di monopolio od oligopolio.

Un’indagine conoscitiva dell’Antitrust ha evidenziato che i prezzi per l’ortofrutta moltiplicano in media di tre volte dalla produzione al consumo, ma i ricarichi variano del 77 per cento nel caso di filiera cortissima (acquisto diretto dal produttore da parte del distributore al dettaglio), del 103 cento nel caso di un intermediario, del 290 per cento nel caso di due intermediari, fino al 294 per cento per la filiera lunga (presenza di 3 o 4 intermediari tra produttore e distributore finale).

La moltiplicazione delle intermediazioni, l’imposizione di servizi di trasporto e logistica, il monopolio negli acquisti dai produttori agricoli provocano non solo l’effetto di un crollo dei prezzi pagati agli imprenditori agricoli, che in molti casi non arrivano a coprire i costi di produzione, ma anche – concludono Coldiretti/Eurispes – un ricarico anomalo dei prezzi al consumo che raggiungono livelli tali da determinare un contenimento degli acquisti. “I punti più sensibili per le infiltrazioni malavitose sono costituiti dai servizi di trasporto su gomma dell’ortofrutta da e per i Mercati; dalle imprese dell’indotto (estorsioni indirette quali ad esempio l’imposizione di cassette per imballaggio); dalla falsificazione delle tracce di provenienza dell’ortofrutta (come la falsificazione di etichettature: così, prodotti del Nord-Africa vengono spacciati per comunitari); dal livello anomalo di lievitazione dei prezzi per effetto di intermediazioni svolte dai commissionari mediante forme miste di produzione, stoccaggio e commercializzazione”, secondo la Direzione Nazionale Antimafia.